Pensando all’Alsazia la prima immagine che viene in mente è quella della cicogna, simbolo indiscusso di questa regione.
In ogni negozio di souvernirs troverete cartoline con cicogne, calamite con cicogne, pupazzi e pupazzetti a forma di cicogna…ma, devo dire la verità, avevo in ogni caso sottovalutato la cosa.
Me ne sono resa conto non appena scesa dall’ auto a Kaysersberg, il primo paese in cui ci siamo fermati lungo la Route des Vins d’Alsace, quando una grande ombra è passata proprio sopra di noi.
Non avevo mai visto prima questo animale meraviglioso e personalmente non immaginavo nemmeno potesse raggiungere quelle dimensioni (quasi due metri di apertura alare!).
Per tutta la durata del nostro soggiorno siamo stati accompagnati dalla presenza costante di questi uccelli: è facile vederli volare sopra le case e ammirare gli enormi nidi, dove le coppie accudiscono i loro piccoli.
Le abbiamo viste in volo sui piccoli borghi e a passeggio nei campi coltivati, ma sono presenti anche in grandi città come Strasburgo.
Al Parc de l’Orangerie, infatti, si possono ammirare decine di nidi adagiati sui grossi rami degli alberi e sui tetti delle piccole costruzioni ed è una sensazione bellissima sedersi ad ascoltare le loro intense “conversazioni”.
Qui, nel piccolo zoo del parco, c’è una gabbia con alcune cicogne; ci siamo fermati a leggere quanto descritto sul cartello informativo, in quanto sembrava un po’ strano vedere cicogne libere a fianco di altre chiuse in gabbia, e pare che sia un centro di reinserimento che, insieme a quello di Hunawihr ha contribuito, e contribuisce ancora, a mantenere numerosa la popolazione di questi eleganti animali.
Sempre associate al buon auspicio e considerate portatrici di nuova vita, spero che continuino a rimanere in questi splendidi luoghi di cui sono le regine indiscusse.