Vi ho già detto che nelle vene della mia dolce metà scorre sangue salentino, quindi non sarà difficile comprendere il legame che lo tiene ancorato a questa terra, come una corda elastica che, quando viene tirata troppo, lo strattona indietro e, quando passa troppo tempo lontano, quindi almeno una volta all`anno, ha proprio bisogno di respirare la sua aria.
È così un po’ anche per me, dopo tanti anni insieme, ormai anche il dialetto, che sento parlare quotidianamente da tutta la famiglia, mi suona famigliare.
E poi il Salento, a prescindere dal fatto che tu abbia parenti o amici, è una terra che ti rimane nel cuore: è “lu sule, lu mare, lu ientu” (il sole, il mare, il vento), è il calore delle persone, i profumi della cucina locale, delle puccie appena sfornate…
…è un luogo profondamente ancorato alle tradizioni, alle luminarie delle feste, alle processioni, alla pizzica, alle leggende, ai proverbi, alle storie raccontate dagli anziani seduti su una sedia davanti al portone di casa in un pomeriggio d`estate o davanti ad un camino acceso d`inverno.
Il Salento è mangiare un fico caldo appena raccolto dall`albero, è mordicchiare un gambo di finocchio selvatico mentre passeggi per raggiungere il tuo scoglio preferito prima di tuffarti nelle acque cristalline del suo mare, è raccogliere la rucola selvatica, quella vera, quella piccante…e ancora i peperoncini, i pomodori,la salsa fatta in casa e le conserve.
Il Salento non è solo una terra da visitare, è una terra da vivere: non puoi dire di averla vissuta se non ti sei seduto in piazza a mangiare un pasticciotto a colazione, se non hai mangiato una frisella con i pomodori freschi, se non hai comprato un po’ di scapece ad una delle tante feste, mangiato le pittule, un panino coi pezzetti, se non hai aspettato la sera tardi fuori da un forno in attesa che sfornasse i cornetti caldi crema e cioccolato, se non ti sei mai seduto a guardare una massaia preparare le sagne o la massa di San Giuseppe…
Vivere questa terra significa anche addentrarsi nel suo territorio, percorrere le lunghe litoranee ammirando panorami meravigliosi, meglio se con una moto per assaporare i profumi nell`aria, vedere la prima alba al faro della Palascia, punto più a est d’Italia, o il tramonto sulla costa ionica…passeggiare tra i vicoli stretti dei paesi, sui ciottoli scivolosi e lasciarsi avvolgere dal calore di questa terra.
Ogni città, ogni paese, ha le sue tradizioni, la sua sfumatura di dialetto, i suoi santi…sono luoghi dove si conoscono tutti, dove è sempre un`emozione se in chiesa c’è una sposa, non importa chi sia, dove non si ha timore di perdere tempo a scambiare due chiacchiere con il nuovo vicino, anche se è solo un turista che ha affittato un appartamento per pochi giorni, dove se hai bisogno di aiuto troverai sempre qualcuno disposto a darti una mano. Per qualcuno sembrerà strano, ma per chi trascorre le sue giornate nei dintorni delle grandi città, tutto ciò non è poi così scontato, anzi…ma questa terra non fa distinzioni, se le aprirete anche solo uno spiraglio entrerà nel vostro cuore e vi avvolgerà con tutto il suo calore, quindi lasciatevi andare e lasciatevi trasportare…